Rosalia Sinibaldi nacque intorno al 1130 in una importante famiglia nobiliare di origine Normanna. La tradizione vuole che la casa di questa nobile famiglia fosse nel quartiere dell’Olivella. Se hai già giocato con la prima cartolina dedicata a Santa Rosalia avrai già scoperto dove si trovava la sua casa.
Un papiro, che puoi trovare all’interno della chiesa del Santissimo Salvatore, è un’importante testimonianza degli anni che Rosalia, dopo aver preso i voti monastici, visse nel monastero adiacente proprio alla chiesa che si trova di fronte a te. Ma quale ragione spinse Rosalia a scegliere improvvisamente la vita religiosa?
Da giovinetta Rosalia visse alla corte di Ruggero II. Una delle più grandi passioni del re Normanno era la caccia e durante una di queste battute fu attaccato da una feroce creatura. Soltanto un provvidenziale intervento di un cavaliere, Sir Baldovino, salvò la vita a Ruggero, il quale, in segno di gratitudine, si offrì di realizzare qualunque desiderio al suo valoroso vassallo. Baldovino era stregato dalla bellezza di Rosalia tanto che la chiese in sposa nonostante fosse poco più di una bambina avendo 12-13 anni.
Rosalia era disperata per il destino che il re aveva deciso per lei. Così, il giorno successivo si tagliò i lunghi capelli biondi e si presentò a corte dichiarando l’intenzione di dedicare la sua vita a Dio: si sarebbe immediatamente fatta suora!
Proprio nel monastero Basiliano annesso alla chiesa del Santissimo Salvatore, la giovane Rosalia si rifugiò nei primi anni della sua vocazione. Si sa però quanto possa essere insistente un nobile normanno così, sfinita dalle pressioni di Sir Baldovino, Rosalia fu presto costretta ad abbandonare il monastero. Iniziò così la sua vita eremitica e scomparve, prima in una grotta che aveva individuato da piccola nelle terre paterne della Quisquina e poi sul monte Pellegrino sopra Palermo.
Se vuoi scoprire come Rosalia divenne Santa e quale grande miracolo fece per Palermo non esitare a giocare con le altre cartoline di Santa Rosalia.